Nuova still e intervista da Entertainment Weekly

Nel numero di ottobre della rivista Entertainment Weekly possiamo scoprire tante curiosità su La Ragazza di Fuoco e rivelazioni dal backstage attraverso le parole dei suoi protagonisti. Leggete l’intervista esclusiva a Jennifer Lawrence, Josh Hutcherson, Sam Claflin, Francis Lawrence e alla produttrice Nina Jacobson e guardate la nuova still con gli alleati del Distretto 4, Finnick e Mags.

Ecco la still che ritrae i due tributi in uno dei momenti di pausa durante l’allenamento:

Di seguito, invece, riportiamo tradotti i punti salienti della divertente intervista:

I crolli nervosi causati dal successo

Jennifer e Josh, avete avuto dei crolli nervosi quando è esploso il successo del primo film?
Jennifer: Tutti i nostri crolli nervosi sono avvenuti prima dell’uscita del film. Ricordi il mio ‘crollo per Avatar’?
Josh: Cos’è il ‘crollo per Avatar’?
Jennifer: Non ricordi? Eravamo nella tua stanza d’albergo ed eravamo così sconvolti che Avatar non fosse reale e che non saremmo mai potuti andare a Pandora che abbiamo iniziato ad urlare fino a che sono diventata tutta rossa e mi è venuto uno sfogo cutaneo.

Oh, sì, questo conta come crollo nervoso. Francis, avevi idea in che cosa ti saresti cacciato a lavorare con questi due? L’hai capito quando vi siete incontrati per la prima volta?
Francis: [Ridendo] Ho incontrato Jen dall’altra parte della strada del Shutters Hotel. Era molto in ritardo. Mi aveva riempito di messaggi tipo: ‘Sono andata dalla parte sbagliata, scusami, scusami!’.
Jennifer: Hai presente quando sei molto agitato per qualcosa e poi rischi di rovinare tutto?
Francis: Eri agitata?
Jennifer: Sì!
Francis: Per cosa?
Jennifer: Per te! [Ride]

La decisione di rendere Peeta più uomo

Francis: Poi ho incontrato Josh e abbiamo mangiato il sushi. Gran parte della nostra conversione era incentrata sui cambiamenti che volevamo apportare alla storia di Peeta.
Raccontatemi di più.
Josh: Qualcuno proprio oggi mi ha chiesto: ‘Come ti senti a interpretare la damigella in pericolo?’. E io ho risposto: ‘Alla grande!’.
Francis: Be’, non hanno ancora visto il nuovo film. A quel pranzo, abbiamo discusso su come rendere Peeta un po’ più uomo. Non penso che l’idea sia venuta fuori da Josh. Non hai chiesto tu questo cambiamento, ma penso che ne sia stato soddisfatto.
Josh: Odio proporre qualcosa che potrebbe essere inteso come presunzione quando non è affatto così. Non mi interessa se sono considerato la damigella in pericolo oppure no, voglio solo il meglio per il mio personaggio e per la storia. E c’erano scene in cui Peeta sembrava troppo debole. Aveva bisogno di contribuire anche lui alla storia in qualche modo.
Francis: Così abbiamo fatto alcune piccole modifiche – non è la storia a cambiare e neanche la loro relazione. È solo il personaggio ad essere leggermente diverso.
Nina: Ad esempio, ora sa nuotare.
Francis: Infatti. In questo modo all’inizio dei Giochi non lo vediamo assistere impotente dalla sua piattaforma.
Josh: La scelta era che annegassi o che sbattessi la mano sull’acqua come un gattino. Ed entrambe le opzioni erano visivamente orribili.

  

Le scene da dimenticare in Hunger Games

Jen e Josh, guardando indietro verso Hunger Games, ci sono delle cose che vorreste rifare?
Jennifer: Gli ibridi.
Josh: Oh, sì quella scena è stata dura da digerire.

Josh, e la scena in cui camuffi la tua faccia con fango e muschio per nasconderti?
Josh: [Ride] Quelle sono le conseguenze del passaggio dal libro al film. Nel libro la mimetizzazione di Peeta non è divertente, ma quando vedi la mia faccia ricoperta di argilla e io che me ne sto lì come un morto, quando poi volto la mia testa verso la telecamera è abbastanza comico. È impossibile non ridere.

Un film sulle conseguenze della guerra

Più che negli altri libri, La Ragazza di Fuoco tratta di come le persone siano cambiate a causa della guerra. È stato difficile trovare il giusto tono cupo in un action movie pensato per intrattenere piacevolmente il pubblico?
Nina: Per ogni scena ci siamo chiesti ‘Nella realtà come si sentirebbero queste persone ad essere sopravvissute agli Hunger Games?’. Ci siamo domandati cosa succede quando torni indietro da queste esperienze e non cosa accade di solito in un film d’azione. La risposta è che si sarebbero sentiti come dei soldati sopravvissuti a una guerra. Con ogni tipo di trauma psicologico che questo comporta.
Jennifer: Avere un regista che tiene così tanto all’aspetto visivo è una cosa incredibile, ma ci sono anche registi che capiscono il fattore umano e la realtà, quella dura, vera. Non so se sia possibile avere tutte e due queste qualità, ma Francis ce le ha e le unisce in maniera impeccabile… [Inizia a commuoversi] Non posso guardarlo, non lo guarderò!
Francis: [Ride] Come tutti gli occidentali, mostrare le nostre emozioni ci mette a disagio.

Il rapporto tra Sam Claflin (Finnick) e Lynn Cohen (Mags)

Sam, so che hai passato molto tempo a trasportare Lynn Cohen, che interpreta Mags, l’altro tributo del Distretto 4, sulla schiena. Come è stato?
Sam: È una donna così dolce… e così maliziosa. Ogni volta che saliva sulla mia schiena diceva: ‘Oh, hai un buonissimo profumo!’. Mi faceva sempre un sacco di complimenti. Se dovessi avere una giornata storta, mi basterebbe solo trovare Lynn Cohen per risollevarla.
Francis: Nella sua prima scena, per sbaglio Sam l’ha fatta cadere in acqua a una temperatura di 4° gradi.
Sam: Si era arrampicata sulla mia schiena e ci era stato detto di correre verso la spiaggia attraversando alcune rocce, quando all’improvviso sono scivolato e il mio ginocchio ha subito tutto il colpo. Dicevo ‘Lynn, mollami, mollami!’, ma lei continuava a rimanere aggrappata al mio collo.

    

Gli incidenti sul set

Jennifer: Lasciatemelo dire, Sam è la persona più goffa e soggetta a incidenti del mondo. È riuscito a rompersi una mano durante la prima settimana di riprese. Poi è finito addosso a un ramo e si fatto male ad un occhio. Cadeva in ogni singola scena.
Sam: Una volta, sono perfino caduto da fermo. Anche se in questo e io Jennifer siamo simili.
Jennifer: Ricordate quando mi sono colpita con l’arco e sono caduta all’indietro?
Sam: Dovrebbe esserci un video dal dietro le quinte solo con le nostre cadute.

Il momento più divertente durante le riprese

Jennifer: Il momento più divertente è stato quando Josh si è inginocchiato per farmi la proposta di matrimonio e i suoi pantaloni si sono strappati.
Josh: Proprio in mezzo.
Nina: E anche quando, Jen, sei caduta nell’abito da sposa di Katniss.
Jennifer: Stavo salendo le scale, quando il vestito si è infilato sotto il mio piede. Il passo successivo – dato che il tessuto si è incastrato sotto – sei già per terra.
Francis: Sei caduta e sei scivolata su tutta la scricchiolante rampa fino in fondo.
Nina: E non è certo il set dove le persone fanno finta che non sia successo niente. L’abbiamo visto e rivisto un sacco di volte sui monitor.

I nuovi membri del cast si sono uniti al gruppo

Josh: Sono stati fortissimi.
Jennifer: È stato buffo perché con Phil [Seymour Hoffman], che è un’incredibile attore, eravamo tutti rrrrrrrrrawr!, poi iniziavamo a riprendere e quando finivamo ritornavamo di nuovo rrrrrrrrrawr!
Ho bisogno di una traduzione.
Josh: Siamo tutti pazzi, giriamo le nostre scene e poi torniamo a essere pazzi.
Jennifer: Phil è la persona più gentile del mondo, ma ci sono state volte in cui ho pensato avessimo reso difficile per lui concentrarsi.
Nina: Philip è stato il nostro primo grande annuncio sul cast prima de La Ragazza di Fuoco.
Francis: [A Jennifer] Ricordo che quando ti ho detto che stavamo pensando di ingaggiare Philip, tu hai iniziato a ridacchiare.
Jennifer: Entusiasmo da fangirl.
Nina: Cerchiamo di dare sempre il massimo rispetto per i libri scegliendo attori che altri attori ammirano. Una volta che hai ingaggiato un attore che la gente adora, gli altri attori dicono: ‘Vorrei essere io in quel film’.
Sam: Perché avete preso me, allora?
Nina: C’è un’eccezione a ogni regola. Di tanto in tanto devi fare qualche sciocchezza. [Ride]. È come l’annuncio di Julianne Moore nel Canto della Rivolta. Vogliamo che la gente sappia che abbiamo intenzione di mantenere alto il livello.

  

L’identificazione con i personaggi

Alla fine della saga, avrete dedicato gran parte delle vostre carriere a questi film. Non vi preoccupa il fatto che potreste essere per sempre identificati con questi personaggi?
Nina: Ricordati che i personaggi stanno cambiando, così come anche noi stiamo cambiando velocemente. Questi ragazzi sono giovani attori con delle enormi carriere davanti a loro. Questa saga sta occupando un po’ di spazio nelle loro vite, ma non li terrà impegnati per 10 anni.
Josh: Be’, quasi.
Francis: Se escludiamo le conferenze stampa, avrete finito tutto nel giro di un anno.
Jennifer: No!
Josh: Lo so, sono preoccupato anch’io per questo. Ma non possiamo negare l’evidenza che faremo questo per anni.

Josh, penso che l’ansia di Jennifer sia perché tutto questo alla fine dovrà finire.
Jennifer: Sì, non era di questo che stavamo parlando? [Piagnucola] Mi preoccupa il pensiero che tutto questo avrà fine.
Josh: Oh.
Jennifer: A te no?! Non ti preoccupa che non mi vedrai più ogni giorno?!
Josh: Okay, ora ho capito. Ma per rispondere alla domanda precedente: è diverso, perché credo che quando la gente ha paura di venire associata con il proprio personaggio accade perché non sono orgogliosi del materiale originale, ma questi sono tutti personaggi di cui noi siamo profondamente orgogliosi.

 

Il ricordo preferito dai giorni di riprese

Avete un ricordo preferito legato alla realizzazione del sequel?
Jennifer: Sì assolutamente, è un momento che ricordo molto bene. Una sera, alle Hawaii, durante una festa a casa di Josh, ci siamo presi tutti per mano e siamo corsi nell’oceano. Avremmo dovuto correre il più veloce possibile nell’acqua e continuare a farlo fino a che saremmo caduti, ma era buio e avevamo paura perché non sapevamo dove iniziasse la barriera corallina.
Nina: Dovresti sapere che questo gruppo di persone includeva tutti. È uno di quei rari gruppi in cui non c’è alcuna gerarchia.
Jennifer: Tutti noi – dai produttori agli assistenti di produzione – ci conosciamo e ci vogliamo bene.
Josh: Sì, ci sono gruppi…
Jennifer: Be’, capisci perché sono così triste che tutto finirà?
Josh: Stavo per dire…
Jennifer: Non ti stai comportando come se fossi dispiaciuto.
Josh: Stavo per dire [prende una bacchetta e fa finta di colpirla]… che non mi aspetto che nessun’altra esperienza in qualsiasi altro film si avvicinerà mai a quello che provo per queste persone.

Il giorno più difficile sul set

Jen, qual è stato il tuo giorno più difficile sul set de La Ragazza di Fuoco?
Jennifer: Il giorno che temevo di più probabilmente era quello in cui dovevamo girare le scene in cui Katniss ha gli incubi. Ero così agitata per quella scena che sono arrivata sul set troppo presto.
Josh: E poi il momento dopo tutti dicevamo ‘È stato fantastico, ci stavi prendendo in giro?’
Francis: Ha avuto bisogno di un solo ciak.
Jennifer: Ma non trovi che abbia un senso? Se non sono spaventata di fare qualcosa, allora mi annoio.
Francis: Veramente?! La sfida è aperta. I film tre e quattro ci aspettano.

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