Nella mente del Presidente Snow con Donald Sutherland

Uno dei personaggi più affascinanti e, allo stesso tempo, più inquietanti dell’intera saga di Hunger Games è quello del Presidente Snow. Il suo interprete, Donald Sutherland, sembra aver colto a pieno i desideri e i pensieri che si agitano in lui e, proprio a questo, si deve la sua ottima interpretazione.

Nell’intervista di Screen Rant, Donald Sutherland parla del suo personaggio in modo così preciso e dettagliato che, a volte, sembra proprio di sentire parlare il sadico Presidente Snow:

[Nel film] abbiamo queste scene in cui, in un certo senso, sei quasi cordiale con Jennifer Lawrence e poi, in altre, vediamo anche la nipote di Snow. Questo lo rende un personaggio più completo dal punto di vista umano, anche se è un essere umano che va completamente fuori dai binari?

Donald: Sì assolutamente, fino a un certo punto però. E deve anche essere una piacevole persona se si sta ai suoi patti.
Quando parla con Seneca Crane nella scena del giardino delle rose, che Gary [Ross] ha scritto per il primo film, […] Snow si espone così tanto con Crane perché lo sta preparando a diventare il suo successore, ma Seneca manda tutto all’aria. Si è fatto trasportare dai sentimenti e ha preso decisioni sbagliate. Non puoi prendere decisioni sbagliate perché ti costano la vita. Per Snow, Katniss Everdeen è perfetta. Incarna tutte le qualità che desidera in un suo successore. E forse può anche avere successo e raggirarla perché lei non vuole essere l’eroina della rivoluzione. Sono le altre persone che vogliono lo sia. E lui sta facendo una cosa diversa: sta usando le armi che conosce, le minacce e la manipolazione. Ma alla fine, è una partita a scacchi e non finirà con un pareggio. Cadrà qualche testa.

La nipote di Snow, che viene appena menzionata nei libri ma che è stata inserita dal regista nel film, viene usata come espediente per creare un’immagine più complessa del Presidente, dove anche l’umanità trova posto. Solo per qualche istante, però.

Qualcuno ti ha chiesto come vedi il Presidente Snow in questo film e tu hai risposto che lo adori. È questa la chiave per interpretare un cattivo, il fatto di accettare completamente il personaggio così da poter vivere nei suoi panni e capirlo del tutto?

Donald: Non penso a nessuno come a un cattivo. Penso a lui come a un despota. Quando ho scritto la lettera a Gary per capire se potevo interpretarlo, ho evocato immagini di Lenin e Stalin. […] Queste sono persone che hanno trovato il modo di esercitare il potere attraverso la forza e la manipolazione.

[…] La sua bocca sanguina. Indossa una rosa per coprire l’odore del sangue. E poiché è ambizioso, 40 anni fa ha avvelenato tutti i suoi avversari. Per non essere accusato di essere la persona che li aveva avvelenati, però, ha assunto lui stesso un po’ di quel veleno. Non abbastanza da ucciderlo, ma abbastanza da averlo nelle vene e sopravvivere. È stato in grado di controllare il Paese quando parte di questo si è ribellato. E ha usato il pugno di ferro. Ha ucciso persone in modo da avere il controllo sul popolo. Ma l’ha fatto bene, e non pensa di essere una cattiva persona. Crede che questo sia l’unico modo per la società di sopravvivere. E se voi pensate che sia giusto o sbagliato, be’ lui non crede sia sbagliato. Ha stima per se stesso.

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