Prime recensioni di Hunger Games: Il Canto della Rivolta – Parte 1

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Le prime proiezioni di Hunger Games: Il Canto della Rivolta – Parte 1 in giro per il mondo hanno portato anche le prime recensioni della stampa internazionale. Curiosamente, i giudizi sono abbastanza discordanti: c’è chi reputa il film il più riuscito della saga e chi, invece, non è pienamente soddisfatto da questo penultimo capitolo.

Su Rotten Tomatoes, una delle fonti più autorevoli per quanto riguarda le recensioni, il film ha ricevuto l’85% di giudizi positivi, confronto agli 89% de La Ragazza di Fuoco e agli 84% di Hunger Games. Tra le performance più apprezzate, troviamo quelle di Jennifer Lawrence e Julianne Moore.

Potete leggere qui sotto una raccolta di commenti sul film (senza spoiler), riuniti e tradotti da Badtaste.it e Screenweek.it.

Variety: “Per il suo ovvio acume e le idee non troppo provocatorie, Il Canto della Rivolta non dimostra di credere nel suo pubblico quanto chiaramente crede nella sua eroina”.

The Wrap: “Basta dire che, nonostante Il Canto della Rivolta – Parte 1 non sia così avvincente come La Ragazza di Fuoco, è l’equivalente cinematografico di un romanzo che si legge tutto di un fiato, ricco di suspense e sorprese e momenti particolarmente illuminanti per quanto riguarda i personaggi”. […]
“Il titolo lascia intendere che manca un film per il gran finale, ma anche se Il Canto della Rivolta – Parte 1 ci lascia desiderosi di altro, non ci troviamo davanti a due ore di build-up. Il film riesce a soddisfare anche autonomamente”.

Cinema Blend: “…questo nuovo seguito porta i temi del franchise della rivoluzione e della resistenza al livello successivo, con i personaggi diretti verso la guerra. Piuttosto che lottare con questo cambiamento, tuttavia, il film rende questo mondo distopico ancora più affascinante e eccitante. Un altro episodio di grande successo nella serie di blockbuster”.

Badass Digest: “Se la Parte 2 chiuderà a dovere i presupposti di questo film, tra venti anni non penseremo neanche alla decisione di dividere l’ultimo episodio in due parti. Parleremo solamente di quanto sia stata fantastica la quadrilogia di Hunger Games”.

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Forbes: Il Canto della Rivolta – Parte 1 è personalmente il mio preferito di tutta la serie, anche se devo ammettere che sembra la metà di una storia”.

Daily Star: “Con solo due scene d’azione e nessun combattimento da arena, questo è di certo il film in cui si parla di più. Ma è anche il più adulto. L’aspetto più intrigante è che non ci permette di capire dove sta bene e dove sta il male”.

THR: “Sfortunatamente Il Canto della Rivolta – Parte 1 ha tutte le caratteristiche di un “film industriale”. Non c’è la minima nota di insolenza, insubordinazione o insurrezione che attraversa le sue vene. Sembra più che altro un prodotto convenzionato a dovere, una cosa ironica a un po’ triste dato il suo tema portante. […] Come un trailer eccessivo e pomposo per un film che deve ancora uscire, il film stende 45 minuti di materiale in due ore fin troppo noiose”.

The Guardian: “Storia non convincente per il regista Francis Lawrence. Gli effetti speciali sono fiacchi e lo script un po’ scricchiolante, ma il film riesce comunque a stimolare”.

The Telegraph: “Il terzo capitolo della saga Hunger Games ha tantissime cose buone a suo favore: è intenso, elegante, attuale, ben recitato. Ma al tempo stesso non è del tutto soddisfacente”.

Empire: “Allo stesso modo de I Doni della Morte e di Breaking Dawn ecco un altro capitolo finale diviso in due film. Un’altra prima parte che si sofferma sui personaggi ma che è povera di azione e, ovviamente di un finale vero e proprio. Il Canto della Rivolta riesce ad offrire un’atmosfera di tensione che culmina in dei veri e propri momenti di orrore, e un cast così ricco di premi Oscar da far pensare che abbiano usato le statuette come fermaporta. Ciononostante rimane un passo indietro rispetto il precedente capitolo. Il dramma e il tono sono potenti ed efficaci e la Lawrence da vita ad un’eroina incredibilmente carismatica”.

Tutte le recensioni, inoltre, concordavano sul fatto che (proprio come vi abbiamo anticipato in questo articolo) dopo i titoli di coda ci aspetta una grande sorpresa

Manca poco ormai al 20 novembre, quindi non ci resta che aspettare per giudicare il film di persona!

  1. GiuliaC.

    Io non mi fido mai delle recensioni, aspetto sempre di vedere il film coi miei occhi per avere anche solo una minima opinione! È capitato fin troppe volte che un film non piacesse alla critica e io lo adorassi, quindi 😀

    • angy

      Il parere dei recensori è inaffidabile, di solito mi ritrovo soddisfatta di tutti i film che hanno almeno il 50% su rotten tomatoes…e qui stiamo parlando di un film con l’85% positivo (Diciamolo, spesso i recensori hanno pregiudizi per i quali commerciale=schifo, per cui io mi aspettavo un giudizio anche più negativo), si prospetta un filmone!

      Poi, lo ammetto, (lo so che non c’entra molto ma, capitemi, in questi giorni il mio “fangirling” è alle stelle) andrei al cinema solo per vedere l’albero degli impiccati, forse la mia scena preferita di tutta la trilogia!

      • GiuliaC.

        Concordo su tutto! Ad esempio, ho letto un sacco di recensioni positive su Interstellar (così come i pareri dei miei amici) ma a me non ha entusiasmato più di tanto!

        • angy

          Se lo fanno odieró per sempre il doppiaggio italiano! Mi aggrappò alla speranza che non siano riusciti ad adattare il testo italiano alla melodia (già non molto adatto ad essere cantato nel libro), che poi mi è sembrato di capire che prima canta il coro e poi si unisce l’orchestra perciò sarebbe difficile doppiarlo!

          • kaTris

            Nooooooooo, vi prego l’albero degli impiccati in lingua originale e cantata da Jen, sennò mi alzo durante lo spettacolo è mi incavolo come una iena

  2. GiuliaC.

    Non vorrei gufare ma secondo me è molto probabile che la canzone verrà doppiata, perché se ci pensate per noi fan che la conosciamo già non sarebbe un problema, ma per le persone che non hanno mai letto i libri temo di si…

  3. Giulia

    Impressionante. La capacità dell’uomo di rovinare il film finale di una saga solo per i soldi. Non ho grandi aspettative per questo penultimo film, a causa della divisione in due parti. Per fortuna ho i libri, quelli non deludono mai.

    • angy

      I recensori identificano come film commerciali fatti solo per i soldi tutti i blockbuster, senza guardare alla qualità. Per come la penso io, un film non deve essere indipendente per essere bello, di conseguenza non tutti i film indipendenti sono belli. Se hunger games è considerato un film commerciale è solo perché incontra il favore di un pubblico ampio, e di conseguenza, guadagna molto al botteghino. È ovvio che la produzione abbia fatto delle manovre super commerciali (dividere il film in due parti) ma finché chi ci lavora dietro (regista, sceneggiatore, produttore, attori…) lo fa con passione, non potrà mai venire un film piatto e che non comunica niente! ♥♥

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