Il trailer de La Ragazza di Fuoco come non l’avete mai visto

L’intento di un trailer è quello di riunire le scene più importanti di un film, focalizzando l’attenzione sugli aspetti più rilevanti della trama o sulle tematiche di fondo della storia. Sono passati pochi giorni dal rilascio del teaser trailer de La Ragazza di Fuoco ed è nostro obiettivo analizzare il trailer e commentarlo, per fornirvi alcuni spunti di riflessione e segnalarvi alcune curiosità che potrebbero esservi sfuggite.

TONO DEL FILM

A lungo tempo ci siamo domandati in cosa potesse consistere la differenza di visione tra il modo con cui il nuovo regista, Francis Lawrence, ha affrontato il film e ciò che è stato fatto dal suo predecessore, Gary Ross, visto che erano in molti a segnalare la presenza di un cambiamento nello stile di regia.

La conclusione a cui siamo giunti dalla visione di questo trailer è: più spessore e più politica. Vi spieghiamo meglio. Non fraintendeteci, non stiamo dicendo che il film di Gary Ross mancasse di spessore, ma ciò che risulta dal trailer del secondo film è che, proprio come nel libro, una volta che la storia ha preso avvio e abbiamo acquisito familiarità con i personaggi, la narrazione si tinge di toni più finemente dark ed emerge maggiormente la maturità della vicenda. Si tratta, infatti, molto più di un semplice reality show, ma della costruzione e del mantenimento di una dittatura, velata dai diabolici scopi di chi la comanda e ne vuole mantenere il controllo.

 

Francis Lawrence sembra riprendere ciò che già aveva fatto con ottimi risultati Gary Ross, cioè mostrarci il lato oscuro del potere e indagare, così, il pensiero e le strategie di un despota. Se nel primo film questo si è realizzato permettendoci di assistere ai discorsi tra il Presidente Snow e il capo stratega Seneca Crane, questa volta troviamo sempre Snow insieme al successore di Seneca, Plutarch Heavensbee, interpretato da un magistrale, come sempre, Philip Seymour Hoffman.

Per questo abbiamo definito il trailer “politico”. Poca attenzione viene riservata agli eventi “mondani”, che nel libro occupano comunque una parte rilevante della storia. La scelta è quella di abbandonare per un attimo il punto di vista di Katniss per concentrare l’attenzione sui piani e sugli intenti di chi la vuole distruggere, annientarla completamente, non tanto come persona, ma come simbolo. Screditarla e spegnere una volta per tutte la luce di una speranza che ha involontariamente acceso. E insieme a lei vengono messi in discussione tutti i vincitori, perché, grazie alla sfida di Katniss verso Capitol City e al “trucco” delle bacche nei precedenti Giochi, ora credono di essere “invincibili“.

La soluzione? Creare un’Edizione della Memoria e così sottomettere i vincitori alla volontà di Capitol City, mandandoli nuovamente a morire negli Hunger Games.

LA RIBELLIONE DEI DISTRETTI

Ne avevamo avuto un accenno già in Hunger Games. Ora però la ribellione si fa più concreta, la minaccia nei confronti di Capitol City più reale. Così assistiamo a scene di vera guerriglia, con, da una parte, i pacificatori schierati, dall’altra i cittadini di Panem che combattono con i pochi mezzi che hanno a disposizione e che spesso vengono schiacciati dalla forza e dalla potenza degli avversari. Le bandiere bruciate, la violenza gratuita e la situazione di perenne terrore e oppressione sono aspetti che ricordano fin troppo bene il mondo reale. Questo ci fa venire in mente ciò che Suzanne Collins ha spesso dichiarato: l’autrice, infatti, ha affermato di aver preso ispirazione per la saga dalle notizie di guerra che vedeva al telegiornale.

 

Sono scene di intensa drammaticità quelle ambientate nel Distretto 11 che vedono Katniss e Peeta nella prima tappa del Tour della Vittoria (il tour che porta i due vincitori in un viaggio attraverso i Distretti di Panem). Drammaticità sottolineata dall’eccezionale espressività dei due protagonisti.

Jennifer Lawrence, in particolare, dà prova ancora una volta del suo straordinario talento e della sua capacità di esprimere attraverso la sola intensità di uno sguardo tutta l’angoscia e la paura provata dal suo personaggio. Il culmine avviene quando i Pacificatori prendono il vecchio abitante del Distretto 11 che ha osato rivolgere per primo il segno di gratitudine e solidarietà nei confronti di Katniss per giustiziarlo brutalmente sui gradini del Palazzo di Giustizia.

 

NIENTE ARENA, NIENTE FINNICK

Erano in tanti ad aspettarsi almeno un breve assaggio di quelle che sono due delle principali novità di questo film. La giungla e lo specchio d’acqua dell’arena e il vincitore e nuovamente tributo nell’Edizione della Memoria, Finnick Odair, insieme a tutti gli altri vincitori. Ebbene niente di questo è stato mostrato.

Seguendo l’intento di concentrarsi unicamente sulla prima parte della storia ci sono stati mostrati il Tour dei Vincitori, la ribellione dei distretti, la vita nel Distretto 12 (bacio e fustigazione di Gale compresa). Nulla invece di quanto accade dopo è stato rivelato.

In definitiva,  un trailer che ci ha completamente soddisfatto senza però svelarci troppo e lasciando ancora molto da scoprire. Questo è in linea con quanto era accaduto per Hunger Games, i cui trailer mostravano relativamente poco di ciò che sarebbe accaduto nell’arena, in modo da creare aspettativa e attesa nello spettatore.

DISTRETTO 12: GALE E PRIM

Due personaggi che assumono un ruolo più importante in questo secondo film sono la sorella di Katniss, Prim, e Gale. Entrambi cercano di convincere Katniss della sua importanza. Katniss deve essere consapevole di aver dato un’opportunità al popolo di ribellarsi, l’opportunità di fare qualcosa.

LE COSE CHE POTRESTI ESSERTI PERSO

Swan House, nel film la residenza del Presidente Snow, a confronto: foto dal set e screencap dal trailer:

 

Il Palazzo di Giustizia del Distretto 11, immagine dal set e dal trailer (con un aggiunta di una parte del palazzo in CGI):

 

Rumour confermato: Patrick St. Esprit è il capo dei Pacificatori del Distretto 12, Romulus Thread:

 

I mezzi blindati trasportano Katniss e Peeta attraverso i Distretti per il Tour della Vittoria. La prima immagine si riferisce alle riprese.

      

La Ghiandaia Imitatrice, simbolo della ribellione, primo e secondo film:

 

Chi di voi ha visto l’immagine di Rue sul grande schermo alle spalle dei Pacificatori nel Distretto 11?

I Pacificatori incendiano il Forno, il mercato nero del Distretto 12.

La musica che si sente nel trailer è questa: Beyond Fire (prodotta da T.T.L.).

Se volete rivedere il trailer sottotitolato in italiano, potete andare a questo indirizzo.

  1. Camilla

    Bellissima analisi, sono d’accordo con tutto quello che avete detto!! E ho apprezzato molto le ultime immagini, dove avete messo a confronto le foto prese dal set e le screen captures del trailer, davvero interessante 😀

  2. Sofy

    La musica di questo trailer è davvero di grande effetto e dà anche di più l’idea della drammaticità di certe situazioni.
    Anche io sono molto d’accordo con ciò che avete detto e credo abbiate fatto bene ad inserire la parte “Le cose che potresti esserti perso” perchè certe cose davvero non le avevo notate!

  3. CamiCami

    L’analisi che avete fatto è davvero molto accurata e l’ho apprezzata tantissimo!!! L’immagine di Rue nel Distretto 11 non l’avevo proprio vista guardando il trailer e mi ha fatto molto piacere vederla! Mi ha affascinata anche la parte del vostro articolo che riguardava la ribellione nei distretti perché mi avete fatto notare la bandiera di Capitol City bruciata:evidente segno di disapprovazione da parte dei cittadini di Panem nei confronti di Snow.

  4. Annucca

    Allora io adoro tutti i libri sono sorprendenti. Il presidente Snow è davvero tremendo ma certo ci stava proprio bene il bacio di katniss con Gale non vedo l’ora di vederlo al cinema siete bravissima forza:):):):):)
    MAY THE ODDS BE EVER IN YOUR FAVOR

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